da ricerche di Giovanni Abbo e di Francesco Biga
Nel 1656-1657 un’epidemia di peste colpì Genova e la Liguria, e, marginalmente, anche le valli del Dianese.
La chiesa di San Rocco, ultimata il 20 maggio 1658, fu costruita ad adempiamento di un voto fatto dagli abitanti di Borello durante l’epidemia, come riporta il “Liber baptizzatorum matrimoniorumque 1595 – 1725” dell’Archivio della Parrocchia di San Michele di Borello alla pag. 386:
1658 alli 20 di Maggio fu finito l’Oratorio di S. Rocco per il voto degli abitanti in tempo di peste e donato di bella e grande statua.
Il “Liber baptizzatorum” citato riporta inoltre alle pagg. 384/385 altre interessanti notizie sulla peste, di cui riportiamo, oltre al bellissimo originale, anche una parafrasi in linguaggio più moderno:
Durante le pestilenze si istituiva un lazzaretto presso l’oratorio di Sant’Erasmo (ubicato sul “Cavo” di Diano) dove i morti venivano sepolti o bruciati; ciò ce lo conferma il libro dei defunti della parrocchia di Diano Castello, in cui all’anno 1657, 3 luglio, troviamo notizia della morte del M.ro Vincenzo CARENZO citato in precedenza:
“…Vincentius Carentius morbo contagioso confecto dum segregatus quadragesimam ageret in promontorio s. Erasmi non procul ab ipsia ecclesia, confectione sacerdotali munitus obiit, ibique crematus sepultus fuit…”